Venezia nasce sull’acqua, nella laguna, su terreno fangoso e insicuro, lottando contro ogni avversità, con una incrollabile fede nei grandi destini dei Veneti. Secondo la tradizione, il 25 marzo del 421 d.C. i Veneti provenienti dalla terraferma, per sfuggire alle invasioni dei Goti e degli Unni, si rifugiarono nella laguna, dando inizio di fatto alla civiltà che nei secoli sarebbe diventata la più lunga e prospera Repubblica al mondo, conosciuta da tutti come la Serenissima.
“La Repubblica nacque nel IX secolo, dai territori bizantini della Venetia maritima, dipendenti dall’Esarcato di Ravenna fino alla conquista di questa città da parte dei Longobardi nel 751. La tradizione vuole che il primo doge, Paulicio Anafesto, sia stato eletto nel 697 dai Venetici, tuttavia la nascita del ducato è da inquadrarsi nella riforma delle province italiche di Bisanzio, promossa dall’imperatore Maurizio di Bisanzio con la nomina a capo di queste di duces, cioè comandanti militari (di nomina imperiale per tramite dell’esarca ravennate), nel tentativo di arginare l’invasione longobarda. La figura del dux bizantino, divenuto nei secoli doge, conquistò quindi una sempre maggiore autonomia, attuando una politica via via sempre più indipendente” e spostando la sede da Eracliana a Metamauco e infine, nell’810, a Rivus Altus (l’odierna Venezia), città dalla posizione più difendibile, poiché situata al centro della laguna. Le popolazioni dei centri abitati dell’estuario si designavano con il nome di Venetici.
Tratto da “San Marco il leone e l’evangelista” di Aldo Rozzi Marin