La Biblioteca delle Radici dell’Associazione Veneti nel Mondo ha ricevuto l’importante riconoscimento “di interesse locale” da parte della Regione del Veneto ai sensi dell’articolo 27 della Legge Regionale 50 del 1984.
La Biblioteca dell’Associazione Veneti nel Mondo rappresenta un punto di riferimento per lo studio della storia veneta ed in particolare di quella dell’emigrazione veneta nelle diverse parti del mondo con un focus particolare sul Cile. Essa si propone come centro di studio della storia veneta ed in particolare del fenomeno dell’emigrazione veneta, un fenomeno che ha coinvolto un numero impressionante di persone e ha toccato un territorio vastissimo per estensione.
Tra il 1876 e il 1925 se ne andarono dall’Italia 15 milioni di persone. La cifra tocca i 27 milioni quando, sul finire degli anni Sessanta del Novecento, il fenomeno si riduce. Tra il 1876 e il 1900 gli espatriati dal Veneto (compresa anche la provincia di Udine) sono 940.000. Il nordest italiano, come si definiscono Le Venezie, conta in un secolo oltre 4.439.000 espatriati. Brasile e Argentina sono inizialmente le principali destinazioni, seguite dagli Stati Uniti negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale. All’ondata migratoria di quegli anni dobbiamo aggiungere, purtroppo, quella attuale che vede partire migliaia di giovani veneti per l’estero. La loro emigrazione ha fatto registrare negli ultimi anni un costante incremento. L’intensità dei flussi ed il profilo dei giovani che emigrano si sono fatti più eterogenei e compositi, anche e soprattutto in relazione all’assetto economico-sociale in costante mutamento. I giovani della Generazione X e della Generazione Y partono principalmente per due motivi: il contesto lavorativo (voglia di progredire professionalmente, di mettersi alla prova in contesti internazionali e mancanza di occupazioni nel paese dove vivono) e il contesto personale (curiosità, intraprendenza, studio).
Una sezione della Biblioteca delle radici, il cuore dell’associazione, è inoltre interamente dedicata al Cile, alla sua storia ed alla sua natura, per il collegamento speciale che lo unisce al Veneto. Fu infatti il nobile vicentino Antonio Pigafetta a giungervi per primo, al seguito di Ferdinando Magellano nel viaggio di circumnavigazione del globo terrestre (20 settembre 1519 – 6 settembre 1522). La sua Relazione del primo viaggio intorno al mondo presentata nel 1525 a Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero, e divenuta ben presto famosa per l’accuratezza dei dati riportati, è considerata tutt’oggi tra i più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del XVI secolo, e resta tuttora una delle opere più vive, profonde e obiettive della storia delle esplorazioni.
Insieme con la Relazione del primo viaggio intorno al mondo, le pubblicazioni sulla Regione di Magellano, all’estremo sud del Cile, i suoi abitanti (dai popoli originari agli ultimi emigrati), la sua flora e la sua fauna rappresentano una sezione tematica particolarmente ricca della Biblioteca delle radici.
Il Presidente Aldo Rozzi Marin, a nome dell’Associazione, ringrazia la Direzione Beni, Attività Culturali e Sport della Regione del Veneto, il Comune di Camisano Vicentino e tutti coloro che hanno collaborato per l’ottenimento di questo riconoscimento.