L’istroveneto è stato riconosciuto patrimonio culturale immateriale da parte della Repubblica Slovena; è quanto riporta il quotidiano “La Voce del Popolo”, fondamentale mezzo di informazione della minoranza istroveneta in Slovenia e in Croazia.
La “Commissione scientifica per le lingue” slovena ha riscontrato che l’istroveneto risponde a tutti i caratteri scientifici per l’iscrizione nel “Registro del patrimonio culturale della Repubblica di Slovenia” ed ha ratificato l’iscrizione in data 19 marzo 2019.“Profonda soddisfazione” è stata espressa da Maurizio Tremul presidente dell’Unione Italiana ente che nel maggio del 2016 aveva inoltrato la richiesta dell’iscrizione al Registro, annunciando che ora l’Unione completerà la documentazione per la richiesta di iscrizione dell’istroveneto nel Registro del patrimonio culturale immateriale della Repubblica di Crozia.Legittimo entusiasmo anche da parte di Marianna Jelicich Buic, principale animatrice del Festival dell’istroveneto che si tiene ogni anno a Buie (Istria) nel mese di giugno e che quest’anno assumerà un significato del tutto particolare.
Va ricordato che nel 2014 un’altra variante della lingua veneta, el talian (veneto-brasilian) è stato riconosciuto dal Governo federale del Brasile patrimonio immateriale e culturale. E’ scandaloso osservare come l’ Italia con la legge 482 del 1999 riconosca ben 12 lingue ma non tuteli il veneto; va comunque sottolineato che la lingua veneta è più viva che mai ed è al centro di numerose e qualificate iniziative.
E’ appena partita, e si potrà firmare in tutti i comuni del Veneto, una raccolta di firme proprio per arrivare al riconoscimento della lingua veneta da parte del parlamento italiano; in questo fine settimana si è svolto ad Arzignano il secondo convegno internazionale sulla lingua veneta che ha visto docenti di tutto il mondo confrontarsi sulla necessità di tutelare e valorizzare il veneto e le altre lingue non riconosciute e venerdì 12 aprile verrà inaugurata dal presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti nella prestigiosa sede di Palazzo Ferro Fini a Venezia la mostra ”Storia della lingua dei veneti” un percorso di 23 pannelli dalle prime forme di scrittura degli antichi veneti alle più moderne forme di comunicazione.
di Ettore Beggiato